Il fumo di sigaretta è la causa di circa il 40% del tumore renale maschile, oltre all’obesità che causa il 25% dei casi.
In genere il tumore renale si origina proprio dalla profilazione incontrollata di cellule che rivestono l’interno dei reni, anche se talvolta può avere inizio anche da altri tessuti o dalla capsula che riveste esternamente l’organo stesso.
La diffusione del tumore renale
Il tumore renale rappresenta una porzione variabile tra il 2 e il 5 per cento, a seconda dell’età, di tutti i tumori e nel genere maschile ha una frequenza quasi doppio rispetto a quello femminile. Si stima che il rischio di sviluppare un tumore del rene sia pari a 1 su 40 negli uomini.
La probabilità di sviluppare questa tipologia di tumore cresce con l’aumentare dell’età e il picco massimo di insorgenza è intorno ai 60 anni.
Le differenti tipologie
Il tumore renale comprende un’ampia gamma di varianti istologiche. Le più frequenti sono il tumore a cellule chiare, il tumore papillare e il tumore cromofobo. Essi si riscontrano nel 90% dei casi e in una piccola percentuale, possono anche essere bilaterali, cioè manifestarsi in entrambi i reni.
Un altro tipo di tumore renale, più raro, è rappresentato dai sarcomi nelle loro varie forme che originano in tessuti diversi. Nei bambini invece, il tumore renale più tipico è il nefroblastoma o tumore di Wilms.
La diagnosi
L’esame clinico e la presenza di sangue nelle urine consentono di solito solo diagnosi tardive. Fondamentalmente per la diagnosi di un tumore del rene è necessaria la diagnostica per immagini.
L’ecografia è in grado di distinguere tra una massa di natura solida e una cisti, mentre la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica oltra a distinguere la natura della massa offrono ulteriori informazioni sull’estensione locale della malattia e si eventuali metastasi.
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