La prostatite è un’infiammazione della prostata. Sarebbe opportuno chiamarla uretroprostatite in quanto il primo tratto di uretra, attraversando la prostata, viene coinvolto dall’infiammazione.
Le cause della prostatite, ovvero i motivi per cui la prostata si infiamma, sono molteplici e spesso concomitanti, anche se, all’atto dell’insorgere della sintomatologia, possono essere difficili da riconoscere.
Queste cause vanno dai disordini intestinali alle abitudini alimentari, dalle abitudini minzionali alle pratiche sessuali. È fondamentale consultare il medico sia per fare diagnosi sia per escludere che esitano alterazioni che favoriscono la prostatite.
È importante ricordare che i batteri che causano la prostatite sono normalmente presenti nella flora intestinale e da qui provengono a colonizzare le vie seminali.
Quali sono i sintomi della prostatite?
I sintomi più comuni della prostatite sono:
- Dolore sovra pubico;
- Dolore perineale: ai testicoli e/o all’ano;
- Glande urente;
- Dolore irradiato alla faccia interna della coscia;
- Aumento della frequenza minzionale;
- Urgenza, necessita impellente di urinare;
- Bruciore e/o dolore durante la minzione;
- Senso di incompleto svuotamento della vescica;
- Sangue nello sperma.
Alcuni di questi sintomi si presentano singolarmente come maggior disagio, ma talvolta molti sintomi sono concomitanti e, spesso, possono variare nel tempo per intensità.
La prevenzione
Per prevenire la prostatite, è importante un’adeguata attenzione alle proprie abitudini comportamentali: l’alimentazione, le bevande, il regolare funzionamento dell’intestino, il moto, le abitudini sessuali e l’igiene sono fondamentali.
I trattamenti
Occorre subito premettere che la prostatite richiede tempo lunghi di trattamento, circa 4/6 settimane per poter essere risolta senza strascichi. Inoltre, i farmaci che sono in grado di penetrare nelle ghiandole prostatiche non sono molti e, spesso, l’urgenza sintomatologica spinge ad un trattamento empirico senza avere un’adeguata diagnosi dei germi che colonizzano la ghiandola.
Tutto ciò comporta che la prostatite venga trattata con tipi di farmaci, durata del trattamento e dosi inadeguate, che spesso attenuano ma non risolvono il problema che si prolunga nel tempo.
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