In questo articolo con il dottor Raimoldi, esploreremo le differenze tra idrocele e varicocele, fornendo una panoramica chiara e approfondita delle caratteristiche distintive di ciascuna.
Sia l’idrocele che il varicocele coinvolgono il sistema riproduttivo maschile, ma presentano differenze significative sia in termini di cause che di sintomi. Continuate a leggere per saperne di più e per comprendere meglio queste due condizioni.
Idrocele: una raccolta di liquido nello scroto
L’idrocele è una condizione in cui si verifica una raccolta di liquido nello scroto. Questo può causare un ingrossamento del sacco scrotale e una sensazione di peso o gonfiore.
Questa condizione può verificarsi sia nei neonati che negli adulti, ma le cause possono variare. Nei neonati, l’idrocele primario è spesso congenito dalla nascita e si risolve spontaneamente entro i primi mesi di vita. Negli adulti, invece, è secondario e può essere causato da un trauma, un’infezione o una patologia.
Varicocele: una dilatazione delle vene dello scroto
Il varicocele è una condizione caratterizzata da una dilatazione delle vene nello scroto. Le vene varicose si sviluppano a causa di un accumulo di sangue nelle vene del plesso pampiniforme, una rete di vene che circonda il cordone spermatico.
Ad esserne più colpita è solitamente la parte sinistra per caratteristiche proprie delle vie vascolari.
Una terapia comune: la chirurgia
Idrocele e varicocele possono essere risolte entrambi con ottimi risultati risolutivi via intervento chirurgico.
In particolare per l’idrocele si procede con idrocelectomia, in anestesia totale o spinale. Il varicocele invece si risolve tramite un classico intervento chirurgico che consiste nell’incisione e nella sezione della vena spermatica in modo da bloccare il reflusso di sangue o tramite terapia sclerosante per “chiudere” la vena.
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