Il tumore delle vie urinarie è considerato un tumore raro e nella maggior parte dei casi viene diagnosticato dopo i 50 anni di età.
In genere è più comune nelle donne che negli uomini e sono state individuate alcune condizioni che aumentano il rischio di sviluppare la malattia come, ad esempio, un’infiammazione cronica dell’uretra o di frequenti infezioni delle vie urinarie.
Cos’è il tumore delle vie urinarie
L’uretra è un organo a forma di tubo che serve per il trasporto dell’urina dalla vescica fino all’esterno del corpo. Nell’uomo è molto più lunga che nella donna, circa 20 cm e arriva all’esterno passando attraverso[GMM1] la prostata e il pene. Il cancro dell’uretra ha inizio in una delle cellule che formano quest’organo.
Chi è a rischio?
Anche per il tumore delle vie urinarie sono state individuate alcune condizioni che aumentano il rischio di sviluppare la malattia: un precedente tumore alla vescica e un’infiammazione cronica dell’uretra.
Le differenti tipologie di tumore delle vie urinarie
I tumori dell’uretra, in base al tipo di cellule delle quali la malattia ha origine, possono essere suddivisi in:
- Carcinoma a cellule squamose: è il più comune, si riscontra infatti nell’80% dei casi e si sviluppa nel tratto di uretra che attraversa il pene degli uomini;
- Carcinoma a cellule di transizione: si sviluppa nel 15% dei casi e si forma negli uomini nella parte di uretra che attraversa la prostata;
- Adenocarcinoma: ha origine nelle ghiandole che circondano l’uretra sia negli uomini che nelle donne e colpisce circa il 5% dei casi.
Come si cura?
Sono disponibili differenti trattamenti per il tumore delle vie urinarie e la scelta dipende dalla tipologia e diffusione del tumore e dalle condizioni del paziente.
La chirurgia è il trattamento più comune e serve a rimuovere fisicamente il tumore dall’organismo. Oltre alla chirurgia standard, è possibile ricorrere ad altre tecniche come l’elettroresezione o distruggere il tumore con la chirurgia laser.
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