Molti pazienti quando si trovano di fronte a problemi che interessano i genitali, si chiedono a chi devono rivolgersi, se a un urologo o un andrologo. In questo articolo il Dott. Raimoldi farà un po’ di chiarezza in merito all’argomento.
Urologo e urologia
L’urologo è lo specialista che si occupa di prevenzione, della diagnosi e della cura delle malattie dell’apparato urinario e dell’apparato genitale maschile. L’urologia è una branca specialistica medica e chirurgica che si occupa di patologie che interessano l’apparato uro-genitale e, quindi, che coinvolgono reni, ureteri, vescica, prostata e i genitali, sia interni sia esterni. Il Dott. Raimoldi vi consiglia di rivolgervi a un urologo se riscontrate questi sintomi: bruciori, dolori o difficoltà a urinare, presenza di sangue nelle urine, perdite di urina, dolori o alterazioni agli organi del tratto urinario. Inoltre, si consiglia di effettuare controlli periodici, senza aspettare l’insorgere di sintomi sgradevoli.
Andrologo e andrologia
L’andrologia è una disciplina formatesi all’interno della branca dell’urologia e può richiedere una collaborazione con altri specialisti quali endocrinologo, psicologo e neurologo. L’andrologo è specializzato in malattie ormonali dell’uomo e del suo apparato. Il suo compito è quello di studiare l’apparato genitale maschile e curare le disfunzioni sessuali e problemi di fertilità. Si occupa, quindi dell’apparato genitale maschile dalla nascita alla vecchiaia. Lo specialista può essere consultato, per esempio, alla nascita, per evidenziare malattie congenite. Ci si rivolge a un andrologo per diagnosi di malattie come balanite, eiaculazione precoce, deficit erettili, infertilità, prostatite e affini.
Molto spesso, si tratta di patologie comuni a entrambe le branche, come per esempio il varicocele, fimosi, infiammazioni delle ghiandole genitali.
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