Parliamo di infezioni genitali maschili, causa di fastidiosi disturbi. Scopriamole attentamente in questo articolo con il dott. Raimoldi, urologo e andrologo di Legnano.
Infezioni genitali maschili
Le infezioni genitali maschili colpiscono l’apparato riproduttore degli uomini e si sviluppano soprattutto a seguito di rapporti sessuali non protetti, attraverso cui avviene l’ingresso di batteri e/o virus nell’organismo.
In molti casi, queste infezioni sono asintomatiche e latenti: soltanto durante alcuni screening si viene a scoprire di essere stati contagiati; in altri casi, invece, vi sono dei sintomi che possono far capire al paziente di avere a che fare con una possibile infezione genitale.
Proprio il fatto di essere asintomatiche e latenti, spesso apporta problemi nell’individuazione della patologia ed aumenta il rischio di complicanze. Se non curate, infatti, le infezioni che interessano i genitali maschili possono portare anche alla sterilità permanente.
Nel caso in cui le infezioni genitali siano sintomatiche, queste si manifestano con arrossamento nella zona genitale, prurito anche molto intenso, dolore, bruciore o fastidio alla minzione, gonfiore, secrezione sotto il prepuzio.
Infezioni genitali maschili: quali sono?
Vediamo, adesso, nel dettaglio quali sono le infezioni genitali maschili più diffuse. A livello virale, cioè causate da un virus, possiamo annoverare la presenza dell‘HPV (Papilloma Virus Umano), l’herpes genitale, l’epatite B e C. A livello batterico, invece, le più ricorrenti sono la gonorrea, la sifilide, la gardnerellosi e la clamidia.
Nel caso in cui la causa sia un fungo, l’infezione genitale maschile più ricorrente è sicuramente la candidosi. Si stima che nella maggior parte dei casi, la malattia si sviluppi nelle donne e che venga poi trasmessa agli uomini durante rapporti sessuali non protetti. Infine, se causati da protozoi o parassiti, le infezioni possono riguardante la Trichomonas vaginalis, la pediculosi pubica e la scabbia.
Tutte queste infezioni genitali maschili si dividono in due categorie: quelle curabili e quelle non completamente curabili. Le malattie non completamente curabili sono il papilloma virus umano, l’herpes simplex, l’epatite B e l’HIV. Tutte le altre possono essere curate attraverso terapie mirate, non prima di una visita specialistica.
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