Le cause più comuni delle infezioni alle vie urinarie maschili, i sintomi e le cure.
Anche gli uomini non sono immuni dalle infezioni alle vie urinarie ed è proprio per questo che è fondamentale conoscerne i sintomi e le cure. Vediamo insieme nel dettaglio cosa devi sapere sulle infezioni alle vie urinarie maschili.
Le cause più comuni
Le infezioni alle vie urinarie colpiscono prevalentemente le donne e gli uomini dopo i 50 anni d’età. Solitamente ci si riferisce a questa patologia utilizzando indistintamente il termine cistite che indica invece un’infezione che colpisce la vescica.
Parlando delle infezioni alle vie urinarie maschili, la ghiandola prostatica produce un liquido particolare detto liquido prostatico che costituisce da solo, circa il 30% del volume spermatico. Generalmente il liquido seminale ha lo scopo di proteggere l’apparato riproduttivo maschile da agenti patogeni che possono causare possibili infiammazioni. Quindi le cause più comuni che possono portare infezioni alle vie urinarie maschili sono:
- la presenza di batteri nelle vie urinarie (Escherichia Coli, Staphylococcus Aureus e Proteus)
- lo stato di salute non ottimale della ghiandola prostatica
- il fumo, l’obesità o il consumo eccessivo di alcol, possono condurre all’infezione
I sintomi
Oltre ad individuare le cause, è importante saper riconoscere i sintomi delle infezioni alle vie urinarie maschili. Tra di essi abbiamo:
- sensazione di urgenza a urinare
- bruciore
- urine torbide e maleodoranti
- tracce di sangue nelle urine
- febbre con nausea, vomito o dolori lombari.
In questi casi è fondamentale fare tanta prevenzione. Quindi bere molta acqua e seguire un stile di vita sano ed equilibrato. Infatti è preferibile limitare il consumo di birra, insaccati, spezie piccanti, alcolici, superalcolici e caffè. È preferibile consumare cibi contenenti Vitamina A come carote, albicocche, broccoli e pomodori, cibi con Vitamina E come l’olio d’oliva, il germe di grano e cibi ricchi di zinco come noci e carni rosse (con moderazione). In più sottoporsi a controlli periodici è fortemente consigliato dopo i 50 anni.
Nel caso in cui si manifestano i sintomi indicati in precedenza, è opportuno rivolgersi ad uno specialista per impostare la terapia farmacologia adeguata, dopo tutti gli esami previsti.
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