L’idronefrosi bilaterale è una patologia che comporta un rigonfiamento dei reni: quali sono le cause, i sintomi e le cure.
Quando si parla di idronefrosi bilaterale facciamo riferimento ad una condizione in cui uno o entrambi i reni si gonfiano a causa di un accumulo di urina al loro interno. Vediamo nel dettaglio cos’è e quali sono i sintomi e le possibili cure.
Cos’è l’idronefrosi bilaterale e i sintomi più comuni
Come abbiamo accennato in precedenza, l’idronefrosi bilaterale è una patologia che comporta un rigonfiamento dei reni e si verifica quando l’urina non può defluire dal rene alla vescica a causa di un blocco o di un’ostruzione.
In genere l’idronefrosi bilaterale può colpire soggetti di qualsiasi età e può addirittura essere rilevato in alcuni feti durante le ecografie normalmente svolte in gravidanza. Tra i sintomi più comuni abbiamo:
- Mal di schiena o al fianco
- Infezione alle vie urinarie che porta alla necessità di urinare spesso con una sensazione di bruciore
- Stanchezza e malessere
- Presenza di sangue nelle urine
- Nausea e vomito
Di solito l’idronefrosi bilaterale si manifesta in caso di calcoli renali, di ipertrofia prostatica nell’uomo o nel momento in cui siamo affetti da malattie tumorali che colpiscono il rene, la vescica, la prostata e le ovaie.
Come curarla
Ma come possiamo curare l’idronefrosi bilaterale? Lo scopo principale è quello di rimuovere l’accumulo di urina e alleviare la pressione sui reni. In caso di ostruzione grave, diventa necessario liberarsi dell’urina in eccesso mediante l’inserimento di un catetere o, quando questo non fosse possibile, mediante nefrostomia.
In più l’idronefrosi bilaterale viene curata solitamente con una terapia farmacologica tramite l’uso di antibiotici specifici per agire sull’infezione o, nei casi più gravi, fare ricorso ad interventi chirurgici per porre fine all’ostruzione.
Commenti recenti